sabato 19 marzo 2016 – ore 21.00
Teatro Bresci
presenta
MEDEA
da Medea di Euripide
da Medea di Seneca
da Argonautiche Orfiche di Anonimo
drammaturgia di Alessandro Cinquegrani
regia: Stefano Scandaletti
con: Anna Tringali, Giacomo Rossetto
Medea è uno dei personaggi più oscuri della mitologia greca. Tuttavia nella sua sofferenza e nella sua dinamica psicologica non è presente nulla di antico. Ogni anno siamo spettatori attenti, attraverso i mezzi mediatici, di casi d’infanticidio che sembrano usare le strategie più tortuose e originali per uccidere, e nei gialli irrisolti rimaniamo a guardare emettendo le nostre sentenze.
Proporre nuovamente la tragedia di Euripide senza interrogarci su chi potrebbe essere Medea oggi sarebbe un’impresa poco utile. Perciò, lasciandoci ispirare dai fatti di cronaca, si analizzano le cause, le dinamiche famigliari ricorrenti — abbandoni, tradimenti, separazioni — nelle quali i figli diventano oggetti da contendersi per ottenere vendetta. Ci si domanda quali forze portano una donna a ricorrere alla collera violenta o al calcolo cinico, e quali sono quelle intime e lente macerazioni che la spingono verso l’orrore.
Teatro Bresci ribalta la versione pervenuta da Euripide con una vera e propria indagine. La storia raccontata a due voci — mantenendo i nove personaggi dell’opera — recita il linguaggio del passato attraverso gli altoparlanti di un’emittente radio. Un radiodramma. Ad ascoltarlo c’è una donna che, travagliata dal dolore, trascorre uno dei suoi tanti giorni, in solitudine. Ha disturbi evidenti, un forte disagio, ma non è aggressiva né mai ha immaginato di esserlo verso i figli che adora. Eppure il marito la tradisce da qualche tempo, ci sarà un divorzio e lui si appresterà a chiedere l’affido esclusivo dei piccoli. In quella mattina la donna sente arrivare un piagnucolare dalla radio e le parole di Euripide la contagiano. In un intreccio di linguaggi e di epoche, gli attori si muovono sulla scena replicando dal vivo i suoni, amplificati e non, e dando vita alle ombre presenti nella mente della nostra Medea; una madre alla ricerca di una verità che vuol essere coinvolgimento e formazione della coscienza degli spettatori di oggi. Infanticida? Sta a noi abbandonarla, eliminarla, nasconderla oppure arrischiarci a penetrare nel suo cuore per comprendere che quel picco di violenza è un processo doloroso che tutta la società dovrebbe scontare.
Ingresso
Tesserati 2016: 10,00 Euro
Non tesserati 2016: 10,00 Euro + 3,00 Euro tessera annuale
Iscritti scuola di teatro di Ossidiana: 5,00 Euro
E’ consigliata la prenotazione a info@spaziokitchen.it oppure con un sms al 335 5625286
Kitchen Teatro Indipendente
via dell’Edilizia 72
36100 Vicenza
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