Un cubo al centro della scena, il pubblico all’interno. Tutto attorno simbologie visive, movimenti umani imprigionati nella materia, suoni organici non codificati, luci, offuscamenti, trasparenze e filtri visivi. Uno spazio percettivo più intenso, un’esperienza sensoriale che va oltre la tradizionale dicotomia tra palco e platea. Il progetto è volto a realizzare uno spettacolo-installazione. Qualcosa di non definito scuote i 33 spettatori. E’ l’inconscio ad essere sollecitato attraverso suggestioni archetipe ed astratte che puntano al di là di ciò che conosciamo. La narrazione avviene tramite una ricerca visivo-sonora: il suono, prodotto in tempo reale, crea un legame unico con la dinamica scenica e performativa.
Empire[o]il è un impero che brucia, che si trasforma, che genera e soffoca.
Gli inferi della Terra erano in principio un utero generatore.
Il fuoco sacro, pura combustione, rigurgito delle viscere della terra, originario Dio
indiscusso, si è trasfigurato in una diabolica ossessione, innescando meccanismi di
conflitto e corruzione.
La luce e il calore divino sono oggi una nube nera che offusca il cielo e le menti; liberando
la materia dalla sua tomba silenziosa siamo piombati nella stessa prigione.
L’oro nero è l’emblema dell’eterna aspirazione umana alla ricchezza ottenuta per caso,
per fortuna. In questo senso è una favola, e come ogni favola, menzognera.
Un’illusione, un miraggio, che ci ha spinto a trivellare senza misura l’epidermide del
pianeta; una sete insaziabile che ci ha condotto in un labirinto d’ingannevole benessere,
una trappola ormai necessaria alla sussistenza.
Svegliando la materia dal suo millenario sonno, siamo rimasti inglobati nel suo magma.
Quella sostanza venosa, densa e liquida, è ora il sangue dei nostri giorni.
Il petrolio è partorito da un lungo processo di decomposizione e sembra intenzionato
a renderci il fertilizzante della sua prossima rinascita.
Empire[o]il è linfa e veleno, potere e distruzione, soluzione e dipendenza.
Ingresso riservato ai soci ARCI
Ideazione e allestimento:
Laura Ceroni, Elena Punzi, Alessio Sacchetto
Performer:
Alessio Sacchetto
Musiche originali:
Luca Vettorello
Realizzazione scenotecnica:
Vinicio Fraccaro, Nicola Marinelli, Luca Bronzato
Tecnici aggiuntivi:
Michele Agnoletto, Federica Cremaschi
Memoria video:
Luca Pivetti
Produzione:
Epimorph Iinterzona Iluav