Sabato 25 aprile 2026 ore 21.00
BASTERA’ IL MIO NOME
di e con Davide Dolores
consulenza artistica Riccardo Massai
con le voci di Alessandro Burzotta Giulio Canestrelli Lorenzo Carcasci
post-produzione audio Andrea Grigolato
grafiche Alberto Brunello
produzione Archètipo ETS
in collaborazione con Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea
Sempre sulle lapidi,
a me basterà il mio nome,
le due date che sole contano,
e la qualifica di scrittore e partigiano.
Beppe Fenoglio
Resistere: Resìstere v. intr. [dal lat. resistĕre, comp. di re- e sistĕre «fermare, fermarsi»] Opporsi a un’azione, contrastandone l’attuazione e impedendone o limitandone gli effetti.
La resistenza, per definizione, è opposizione.
Resistere è mantenere la propria posizione.
Resistere è, semplicemente, dire no.
Questo è quello che hanno fatto i partigiani in Italia: si sono opposti ad un regime dittatoriale brutale. E lo hanno fatto in maniera trasversale: geograficamente trasversale, da nord a sud; temporalmente trasversale – nel corso dei decenni; politicamente trasversale, dato che i partigiani – donne e uomini – appartenevano spesso a schieramenti politici diversi e anzi molti di loro non erano neppure schierati.
Trasversale anche nel metodo perché a fianco a chi ha deciso di resistere attivamente impugnando le armi, sono stati partigiani anche coloro che hanno incrociato le braccia perché erano semplicemente contro il fascismo. Coloro che, come da definizione, hanno semplicemente detto no. Partigiani pacifisti che si dissociavano da qualunque forma di violenza e si davano alla macchia, patrioti senza colore che vedevano la loro nazione andare in rovina e volevano opporsi allo sfacelo fascista.
Una opposizione trasversale anche all’interno della società stessa perché esercitata non solo da chi oggi chiamiamo partigiano ma anche da quei civili che ne supportavano l’azione fornendo copertura, alloggio, cibo, vestiti…
Partigiani e civili che, dopo vent’anni sotto un regime che li aveva costretti ad essere solo un numero sulla tessera del partito, recuperavano i loro nomi e cognomi e con essi rivendicavano la loro identità e le loro idee.
Queste sono le riflessioni che segue “Basterà il mio nome”, attraverso le voci di partigiani – Antonio Brancati, Guido Targetti, Luigi Ciol, Amadio Menci – e di civili che hanno lottato e in molti casi perso la vita per un mondo libero dal nazi-fascismo.
Storie di resistenti diverse ma legate tra loro, in maniera trasversale, dalla Sicilia al Veneto, passando da Firenze.
Uno spettacolo che, raccontando di vicende di ottant’anni fa, parla a tutti noi della realtà che viviamo ancora oggi.
Ricordare i partigiani per le loro azioni. Ricordare i partigiani per la loro resistenza. Ricordare i partigiani per i loro nomi di battaglia. Ricordarli per i loro nomi. Basterà questo. Lo spettacolo è stato presentato come primo studio all’interno del Festival “E’ Tempo di Storia! Il valore della conoscenza” presso il Teatro Puccini di Firenze il 19 Ottobre 2024
————————————-
Ingresso Interi
– Tesserati 2025/2026: 13,00 Euro
– Non tesserati: 13,00 Euro + 3,00 Euro tessera annuale settembre 2025/agosto 2026
Riduzioni
– Under 30, Abbonati 2025/26 al Teatro Comunale di Vicenza e Studenti del Conservatorio di Vicenza: 10,00 Euro+3,00 Euro tessera annuale 2025/2026
– Iscritti scuola di teatro e danza di Ossidiana anno 2025/2026: 6,00 Euro.
– Carnet/Abbonamento per 5 spettacoli (vedi info…)
È necessaria la prenotazione a info@spaziokitchen.it oppure con un sms al 335 5625286
Kitchen Teatro Indipendente
via dell’Edilizia 72 – 36100 Vicenza
guarda dove siamo
OSSIDIANA Centro Culturale e di Espressione APS
e Kitchen Teatro Indipendente ringraziano