Entra soprattutto il senso della verifica. La necessità di trovare e identificare se stessi nella
concretezza della carne. Nella possibilità di squarciarla per verificarne l’occulta interiorità.
IAI
azioni in scena, ispirate dall’opera di Yukio Mishima / di e con Alessandro Martinello
menzione speciale Premio Controscene 2010 Città di Biella /
creazioni ed elaborazioni sonore Luca Scapellato / costumi Claudia Fabris
promozione Paola Valente / produzione Tam Teatromusica
Partendo dalle Lezioni spirituali per giovani samurai e in particolar modo dall’Introduzione
alla filosofia dell’azione, comincia un viaggio tra la vita, le parole, le azioni e le immagini
che Mishima fa risuonare all’interno di un corpo già da tempo in continuo studio/rapporto
tra presenza fisica e spazio.
Nell’incontro e scontro con altre tecnologie, l’arte dell’estrazione della spada acquisisce
valore come mezzo di indagine del profondo alla scoperta dell’essere.
Le controverse parole di Mishima obbligano continuamente a ricercare una nuova sintonia
interiore/esteriore.
La concretezza della carne, l’illusorietà dell’identità / Un rituale di fluidi che da sempre scorrono dentro di noi
Un testamento che lascio nel territorio della morte dove ho vissuto finora
Un suicidio alla rovescia / Un mezzo per recuperare la vita
IAI è un progetto di ricerca teatrale ispirato all’opera dello scrittore giapponese Yukio
Mishima. Vedendo il proprio paese abbandonare pian piano le secolari sapienze
culturali a scapito di un nascente modernismo omologante, Mishima redige un manuale
per preparare i giovani ad una disciplina dell’Azione e al tempo stesso della Tradizione.
Su questi spunti il progetto IAI indaga il concetto di identità personale.
La formazione dell’individuo passa attraverso il rapporto continuo tra
esperienza e ideazione. La ricerca mira a un modello di creazione
che tragga forza dalla fusione fra tecniche della tradizione e scoperte della modernità,
verso un nuovo Artigianato Tecnologico.
Immerso nella multimedialità e persuaso da numerosi nuovi strumenti di comunicazione,
l’individuo si vede costretto però a rapportarsi con un nuovo concetto di identità,
virtuale, mutevole e intangibile.
La ricerca si sposta allora nel rapporto tra corpo, fisicità, concretezza dello strumento e
dello spazio ed immagine, proiezione ed illusione di sè condensata nell’attuale concetto di
“avatar” virtuale.
Beware of Jamming Fingers
Musiche LSKA / Elaborazioni video Alessandro Martinello
Concerto elettronico e visual in continua evoluzione /
live set audiovisivo di Luca Scapellato e Alessandro Martinello: dita
che improvvisano, dita che si incastrano, dita che si affollano sullo
schermo / BOJF è un progetto di interazione tra musica e immagini
Ingresso riservato ai soci ARCI